Crisi Climatica: a Treviso si può fare di più

Alla riunione della Piazza dei Cambiamenti Climatici di venerdì 25 ottobre abbiamo convenuto di fare un Appello di sollecitazione al Consiglio Comunale di Treviso affinché la Mozione presentata dai Capigruppo di Maggioranza possa essere integrata con misure più concrete.
Invitiamo chi sostiene l’Appello a firmarlo nei commenti al post con il proprio Nome e Cognome.

Qui il testo della Mozione presentata:

Per una dichiarazione di emergenza climatica che incida sulle scelte amministrative.

La presentazione di una mozione “ambientalista” da parte dei capigruppo di maggioranza nel Consiglio Comunale di Treviso rappresenta, a nostro avviso, un successo della mobilitazione degli studenti di Fridays For Future che anche a Treviso hanno invaso le strade e le piazze con le loro richieste di azione immediata e radicale contro il cambiamento climatico.

Apprezziamo che l’amministrazione cittadina, attraverso l’approvazione della mozione, venga impegnata sul fronte della sensibilizzazione ai problemi ambientali e della incentivazione di comportamenti che riducono le emissioni di anidride carbonica nell’aria.

Noi riteniamo, però, che la mozione presentata vada integrata con l’indicazione di scelte che contribuiscano concretamente e decisamente a contrastare quel cambiamento climatico che viene ritenuto l’emergenza del nostro tempo. L’amministrazione cittadina, inoltre, va impegnata a lavorare per modificare le scelte compiute ad altri livelli istituzionali (in particolare quello regionale) che configgono apertamente con l’esigenza di evitare comportamenti climalteranti.

Visto che nel nostro territorio i principali problemi – come sappiamo tutti benissimo – sono l’inquinamento atmosferico e il consumo di suolo è necessario intervenire in modo rapido e incisivo su questi due aspetti della questione.

La mozione andrebbe, quindi, integrata con le seguenti previsioni:

–       la revisione delle scelte di incremento edificatorio recentemente compiute dal Comune: dall’incremento di volumi all’ex-bastione Camuzzi alla futura edificazione dell’area dell’attuale deposito degli autobus in via Polveriera, alle nuove aree direzionali e commerciali in viale della Repubblica…;

–       un piano di piantumazione di alberi nel territorio comunale (almeno uno per ogni nuovo nato);

–       il blocco dei progetti relativi al Terraglio Est e al quarto lotto della tangenziale per puntare, invece, sulla liberalizzazione della A27 per l’utilizzo “locale” da parte dei residenti.

–       la richiesta alla Regione Veneto della applicazione del “Piano di Bacino padano” (sottoscritto insieme a Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna) oggi di fatto eluso dalla stessa Regione che ne scarica l’onere sui sindaci dei centri maggiori, realizzandone un’applicazione parziale e inefficace; nel frattempo la modifica sostanziale delle misure antismog del Comune di Treviso per trasformarle in misure efficaci per il contenimento dell’inquinamento atmosferico, limitando le deroghe trasformando gli “inviti” in obblighi;

–       l’efficace regolamentazione dell’uso della legna per il riscaldamento prevedendo l’aggiornamento e adeguamento del Piano di Risanamento dell’Aria in accordo a quanto risulta dai dati INEMAR-ARPAV;

–       la richiesta alla Regione della revoca immediata del Piano Casa che contribuisce all’aumento della cementificazione della regione con il più elevato consumo di suolo d’Italia;

–       l’aumento, a livello regionale, degli investimenti sul trasporto pubblico su gomma e su rotaia e, a livello locale, l’estensione di percorsi e orari degli autobus per renderli “utilizzabili”, ad esempio, da parte di chi vuole recarsi al lavoro ma oggi non ha a disposizione i tragitti e la frequenza di passaggio necessari.

In mancanza di questo tipo di decisioni, di scelte significati e di rilievo, le altre misure (incentivazione di autoveicoli e caldaie meno inquinanti…) pur se utili e condivisibili non possono incidere in modo apprezzabile sugli effetti negativi del cambiamento climatico e  dell’inquinamento atmosferico generato da tutte le tecnologie che impiegano fonti fossili e i processi di combustione di fonti energetiche solide.

Piazza dei Cambiamenti Climatici

Adelino Andreuzza (esperto di certificazioni ISO ambientali)

Luigi Calesso (Coalizione Civica per Treviso)

Elisa Casonato, Daniele Tiozzi (Federazione dei Verdi – Treviso)

Lisa Coan (Possibile Treviso)

Stefano Dall’Agata (Legambiente Treviso)

Fridays For Future – Treviso

Mauro Moretto (esperto di sostenibilità ambientale)

Lorenzo Moro (Volt Treviso)

Gianfranco Padovan (EnergoClub)

Gianfranco Parpinel (San Pelaio Vivibile)

Marco Poletti (DiEM25)

Firma anche tu!

10 pensieri riguardo “Crisi Climatica: a Treviso si può fare di più

  1. Più impegno da parte delle Amministrazioni locali per la tutela dell’ambiente e della fauna selvatica, per ridurre l’uso della plastica, per l’incentivazione della mobilità su due ruote el’utilizzazione dei mezzi pubblici.

    Piace a 1 persona

  2. Siamo natura e come tali dobbiamo comprenderlo appieno. L’impegno individuale parte dalla consapevolezza che abbiamo un compito ben preciso con noi stessi e con le persone che fanno parte della nostra società. Le proposte atte ad individuare progetti e soluzioni da proporre agli organi competenti come quelle individuate dalla Piazza dei Cambiamenti Climatici di Treviso, mi vede concorde affinché si possano trovare le strategie necessarie per limitare e/o invertire la rotta del disastro ambientale in atto .

    Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.